Mercoledì scorso ho vissuto un'esperienza che ha riscritto il mio modo di vivere e sentire il tango. È stata la mia prima lezione con il rinomato Tdj El Huracán, noto anche come Marco Valle. La sua simpatia e presenza carismatica hanno aperto una nuova dimensione in questo viaggio di danza e passione.
Nonostante la barriera della virtualità, El Huracán ha creato un'atmosfera accogliente e coinvolgente. I suoi occhiali, tanto estrosi quanto distintivi, non erano solo un accessorio, ma un simbolo della sua unicità e del suo approccio al mondo del tango. Attraverso loro, mi sono sentita vista e accolta a braccia aperte, un'esperienza che ha superato ogni aspettativa e pregiudizio sulla distanza digitale.
Amo il tango, ma assumere il ruolo di studente in questo contesto ha suscitato in me emozioni contrastanti. Confesso di aver avuto timore di non essere all'altezza di questa sfida. Mi sento come un pulcino ancora rinchiuso nel suo guscio, pieno di potenzialità ma in attesa del momento giusto per emergere e spiegare le ali.
Questa lezione con El Huracán è stata più di una semplice introduzione al tango. È stata una lezione di vita, un promemoria che, nonostante le paure e le incertezze, c'è sempre spazio per crescere, imparare e abbracciare nuove esperienze. È un invito a rompere il proprio guscio e a danzare al ritmo del proprio cuore.
Voglio condividere questo viaggio con voi, cari lettori, perché credo che nel tango, come nella vita, siamo tutti in continua evoluzione. Ognuno di noi ha il proprio guscio da rompere, la propria musica interna da scoprire. E grazie a figure ispiratrici come El Huracán, possiamo trovare il coraggio di fare proprio questo.
Grazie a tutti
Sara
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